I numeri non parlano
Sono stata brava, bravissima in matematica, prendevo sempre 10, fino alla Quinta elementare; mi piacevano le frazioni, le tabelline, il calcolo dell’area, quanto ha speso la signora Pina al mercato… Ero sempre la prima a consegnare e non sbagliavo un colpo. Poi sono arrivate le equazioni con le lettere e da lì mi son fermata, la matematica, ho sempre pensato, è una cosa di numeri, quando iniziano ad entrarci le lettere diventa qualcosa di stravagante, almeno per il mio modo di ragionare. È così, già dalle medie si è capito che la matematica non sarebbe stato il mio mestiere ed infatti poi mi sono laureata in tutt’altro.
Quello che però mi è sempre piaciuto della matematica e in seguito dell’economia, è che i numeri parlano, ovvero la tua disponibilità economica può essere una cifra a 4, 5, 6 cifre o più, o meno, e in base a quella puoi decidere i budget di spesa, gli investimenti che puoi fare e quanto ti manca per raggiungere un obiettivo di fatturato.
Ma oggi devo ricredermi; finalmente il commercialista ha prodotto i numeri dell’anno scorso e mi ha detto che, dato l’anno che è stato, abbiamo avuto solo una leggera flessione.
Già, lui guarda i numeri per lavoro e per lui è la cifra del totale a fine lista, l’unica cifra che conta e definisce se un business va bene oppure no.
Ma io, che sono imprenditrice, so cosa c’è dietro ai numeri e i numeri non parlano degli sforzi, delle idee, delle iniziative, dei tentativi, dei cambiamenti che abbiamo fatto in questo tremendo anno della pandemia per tenerci a galla.
Il nostro business è stato quasi stravolto, da Software house dura e pura che cerca progetti sempre nuovi e stimolanti, ci siamo trasformati, per necessità più che per virtù, dato che tutti i progetti Software che avevamo in pipeline a Febbraio 2020 sono evaporati come neve al sole… Dopo un paio di mesi di assoluto smarrimento ci siamo industriati per capire verso dove andare e che cosa proporre, perché essendo una società di consulenza informatica, il nostro codice ATECO ci ha permesso sempre di lavorare, ma che lavoro fai se il tuo lavoro è sviluppare software e non hai nessun software da sviluppare?
Pensando al medio, lungo periodo, abbiamo comunque continuato a dedicare ore alla Ricerca & Sviluppo, e questo ci ha portato a trovare soluzioni innovative che stanno ripagando adesso.
Ma nell’immediato? Nel contingente? Nel breve periodo, la nostra soluzione è stata l’altra faccia dell’informatica, ovvero l’Hardware: per uscire dalla crisi e dalla mancanza di lavoro abbiamo guardato indietro e non avanti. In quel momento non era l’innovazione tecnologica a poterci salvare, quando la paralisi nelle aziende era generalizzata e tutti i bei progetti da fare venivano continuamente posticipati non siamo rimasti fermi ad aspettare, ma abbiamo rispolverato le conoscenze sistemistiche, abbiamo fatto formazione, abbiamo cambiato mansioni ad alcuni di noi, abbiamo fatto acquisti, abbiamo montato pezzi, preparato pacchi, organizzato spedizioni, gestito resi, fatto montagne di assistenza tecnica da remoto proponendoci con entusiasmo in un mercato saturo e, bene o male, ce la siamo cavata!
I numeri, però, non lo dicono.