Dove nasce il coaching?
“Coach” è un termine inglese che, significava carrozza (nel senso di diligenza o di carrozza ferroviaria). In senso formativo è derivata dal concetto che un “tutor” trasporta lo studente attraverso il suo percorso di esami. La “carrozza”, in senso generale, rende molto bene l’immagine del Coaching, infatti il percorso del cliente o coachee possiamo vederlo come un viaggio da un punto di partenza “situazione Attuale” che non lo soddisfa, ad un punto di arrivo “situazione ideale” desiderata per il futuro. Il ruolo del Coach è quello di osservare il comportamento di una persona e farle da guida per ottenere dei miglioramenti in situazioni o contesti specifici. In questo processo il Coach promuove inoltre lo sviluppo delle competenze comportamentali dell’individuo attraverso un’attività di osservazione e feed-back.
I primi libri sul coaching sono usciti intorno agli anni settanta ed erano principalmente rivolti alle performance sportive come il tennis, il golf e lo sci per poi estendersi alla musica (vocal coach) e in seguito anche in ambiti lavorativi. Al giorno d’oggi le sessioni di Coaching hanno dimostrato la loro validità in molti altri campi tanto che esistono Coach specializzati sia in ambito Business, che sanitario ed educativo. Il coaching aziendale, in particolare, consiste nell’aiutare le persone, in vari modi, ad agire più efficacemente, attraverso
- il “Project Coaching” per gestire meglio un gruppo di lavoro dedicato ad un progetto
- Il “coaching situazionale” che si focalizza sul miglioramento delle performance in un contesto specifico
- Il “coaching di transizione” per aiutare le persone a cambiare lavoro o a gestire salti di carriera.